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A cosa serve il MUD? Chi è tenuto a presentare il MUD? Quali rifiuti vanno dichiarati nel MUD?
In questo articolo affronteremo uno degli argomenti sicuramente più ostici per i produttori, il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD), faremo chiarezza in merito alle domande che più vengono fatte sull’argomento e ti daremo tutte le informazioni necessarie per affrontare questo ‘’appuntamento’’ annuale nel migliore dei modi.
La compilazione e la consegna del MUD sono operazioni estremamente burocratiche e ci si affida molto spesso ad un’azienda esterna di gestione dei rifiuti, tuttavia reputiamo opportuno dare le informazioni per rispondere alle principali domande che vengono poste in merito all’argomento ed aiutarti ad avere chiari i principali processi e concetti che riguardano il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale.
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Cosa succede se non consegno il MUD entro la data prevista?
Chi ha l’obbligo di presentare il MUD?
Chi è esente dalla presentazione del MUD?
Che cos’è il MUD?
Il MUD è una sorta di 730 dei rifiuti nel quale annualmente un’ente/impresa comunica la quantità e la tipologia di rifiuti che hanno prodotto e/o gestito nell’anno precedente.
La data di scadenza della consegna varia di anno in anno, nel 2021 è stato il 16 giugno, nel 22 il 21 maggio.
Il MUD va consegnato alla Camera di Commercio territorialmente competente.
Cosa succede se non consegno il MUD entro la data prevista?
Se il MUD viene consegnato entro 60 giorni dalla data di scadenza comporta una sanzione da 26 a 160 euro.
La consegna effettuata dopo i 60 giorni dalla data di scadenza, l’omessa dichiarazione e la dichiarazione incompleta o inesatta comportano una sanzione da 2.600 a 15.500 euro così come previsto dall’art 258 comma 1 del D. Lgs. 152/2006 per la comunicazione rifiuti.
Per la comunicazione veicoli fuori uso la sanzione va da 3.000 a 18.000 euro, mentre per la comunicazione produttori AEE da 2.000 a 20.000 euro.
Chi ha l’obbligo di presentare il MUD?
Il MUD si articola in 6 comunicazioni e deve essere presentato dai soggetti individuati in base alla specifica comunicazione:
Comunicazione rifiuti speciali:
- Chiunque effettui a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
- imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
- imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
- imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con volume d’affari annuo superiore a euro 8000;
- imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, lavorazioni artigianali e da attività di recupero smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione ed altri trattamenti delle acque dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fiumi (così come previsto dall’art. 184 comma 3, lettere c, d, e g del D. Lgs. 152/2006)
Comunicazione veicoli fuori uso:
- Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti materiali.
Comunicazione imballaggi:
- Sezione Consorzi: CONAI o altri soggetti di cui all’art. 221 comma 3, lettere a e c del D. Lgs. 152/2006;
- sezione Gestori rifiuti di imballaggio: impianti autorizzati a svolgere operazioni di gestione di di rifiuti di imballaggio di cui all’allegato B e C della parte IV del D. Lgs. 152/2006.
Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche:
- Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D. Lgs. 151/2005.
Comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione:
- Soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati.
Comunicazione produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche:
- Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento.
Importante: le aziende con meno di dieci dipendenti che producono rifiuti pericolosi dovranno presentare il MUD solamente per i rifiuti pericolosi.
Chi è esente dalla presentazione del MUD?
La lista che segue riguarda i soggetti che non devono presentare il MUD in relazione ai rifiuti non pericolosi:
- I soggetti che effettuano operazioni di trasporto in conto proprio dei propri rifiuti non pericolosi;
- le imprese/enti con un numero di dipendenti inferiore a 10 che producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, lavorazioni artigianali e da attività di recupero smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione ed altri trattamenti delle acque dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fiumi;
- Le imprese che effettuano operazioni di demolizione e costruzione;
- Imprese che effettuano operazioni di commercio e di servizio.
Non devono invece presentare il MUD anche in caso di rifiuti pericolosi:
- Le imprese agricole di cui all’art. 2135 del Codice Civile;
- i liberi professionisti che non operano in forma di impresa;
- i soggetti che svolgono le attività di estetista, acconciatore, trucco permanente e semipermanente, tatuatore, piercing, agopuntura, podologo, callista, pedicure, manicure e che producono rifiuti pericolosi a rischio infettivo.
Importante: medici, dentisti e pediatri liberi professionisti (che non rientrano quindi nella categoria di imprese/enti) non hanno l’obbligo di presentazione del MUD. Diversamente (se rientrano nella categoria di impresa/ente) hanno l’obbligo di presentazione se producono rifiuti pericolosi.
Chi non ha prodotto, intermediato, trasportato, recuperato o smaltito rifiuti durante l’anno precedente a quello di presentazione del MUD, non deve presentare la dichiarazione MUD.
Essendo l’argomento del MUD molto tecnico e burocratico, per qualsiasi approfondimento sulla normativa a cui fa riferimento il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale ti rimandiamo a questo link: D.P.C.M. del 17 dicembre 2021