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In questo articolo affronteremo tutti gli aspetti dellโargomento riguardante la classificazione dei rifiuti.
Questa รจ infatti unโoperazione che spetta al produttore dei rifiuti ed รจ quindi estremamente importante avere una chiara visione sia del processo di classificazione e dellโattribuzione del codice CER sia del significato dei diversi simboli e delle diverse sigle nei quali ci imbattiamo parlando di classificazione dei rifiuti.
Classificare correttamente i rifiuti prodotti dalla tua azienda ti darร un enorme aiuto nel rendere piรน semplici tutte le operazioni di gestione per le quali รจ necessario interfacciarsi con unโazienda esterna (es. ritiro/smaltimento) e ti aiuterร ad avere quindi un maggior controllo sui processi gestionali interni.
Sei pronto?
Iniziamo!
Classificazione dei rifiuti
I rifiuti vengono classificati in rifiuti pericolosi, rifiuti non pericolosi, rifiuti speciali, rifiuti urbani, rifiuti urbani pericolosi.
Rifiuti urbani:
- Rifiuti domestici;
- rifiuti vegetali provenienti dalle abitazioni e dalle aree pubbliche;
- rifiuti provenienti dalle strade e dalle aree pubbliche;
- rifiuti provenienti dalla pulizia delle strade.
Rifiuti speciali:
- Rifiuti provenienti da lavorazioni industriali;
- rifiuti provenienti da attivitร commerciali;
- rifiuti provenienti da attivitร sanitarie;
- attrezzature e macchinari dismessi;
- veicoli a motore danneggiati o obsoleti e le loro parti;
- fanghi derivanti dagli impianti di trattamento delle acque e dallโabbattimento dei fumi.
Rifiuti pericolosi:
La sigla โโHPโโ identifica la classe di pericolo del rifiuto, questo viene considerato pericoloso se possiede almeno una delle seguenti caratteristiche:
Classici rifiuti pericolosi di natura urbana sono le batterie e i farmaci.
Rifiuti speciali pericolosi | ||
---|---|---|
Derivanti da processi chimici | Dalla raffinazione del petrolio | Industria fotografica |
Oli esausti | Industria metallurgica | Solventi |
Attivitร conciaria e tessile | Impianti trattamento rifiuti | Rifiuti medici e veterinari |
Il codice CER
Lโattribuzione del codice CER come abbiamo detto in apertura di questo articolo spetta al produttore, la sigla โโCERโโ รจ un acronimo che sta per Codice Europeo dei Rifiuti ed รจ specifico per ogni tipologia di rifiuto, il testo di riferimento รจ lโAllegato D del D. Lgs. 152/2006.
Il codice CER non deve essere confuso con il EER, che sta invece per Elenco Europeo dei Rifiuti e non รจ altro che un catalogo in cui sono presenti tutti i diversi codici CER.
Il codice รจ composto da tre coppie di cifre, ognuna delle quali ha un significato specifico che permette di identificare il rifiuto:
Prima coppia | Seconda coppia | Terza coppia |
---|---|---|
va da 00 a 20 e indica la classe, ovvero il settore industriale/processo produttivo che ha originato il rifiuto. Le classi 13,14,15 e 16 non individuano settori produttivi ma delle categorie omogenee di rifiuti. | va da 01 a 09 e indica la sottoclasse, ovvero lโattivitร produttiva (lavorazione specifica) che ha originato il rifiuto allโinterno del settore industriale. | va da 01 a 99 e indica la categoria del rifiuto, ovvero la tipologia e quindi le effettive sostanze allโinterno. |
Importante: I rifiuti pericolosi presentano un asterisco โโ*โโ posto alla fine delle tre coppie di cifre.
Come attribuire il codice CER
Il codice CER si articola in:
- 20 classi;
- 111 sottoclassi;
- 839 rifiuti, di cui 405 pericolosi e 434 non pericolosi.
Qual รจ quindi il procedimento da seguire per attribuire il codice CER ai rifiuti prodotti?
Ecco quali sono gli step da seguire:
- Identificare la fonte, o meglio lโattivitร produttiva che genera il rifiuto consultando i titoli dei capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20 per risalire al codice a sei cifre riferito al rifiuto in questione, (ad eccezione dei codici dei suddetti capitoli che terminano con le cifre 99);
- se nessuno dei codici dei capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20 si presta per la classificazione di un determinato rifiuto, occorre esaminare i capitoli 13, 14 e 15 per identificare il codice corretto;
- se nessuno di questi codici risulta adeguato, occorre definire il rifiuto utilizzando i codici di cui al capitolo 16;
- se un determinato rifiuto non รจ classificabile neppure mediante i codici del capitolo 16, occorre utilizzare il codice 99 (rifiuti non altrimenti specificati) preceduto dalle cifre del capitolo che corrisponde allโattivitร identificata al precedente punto 1.